Cosa succede quando unisci una Kodak Model 3 ultra centenaria
una Canon dslr 60d
E un obiettivo digitale Tamron 17-50mm f/2.8
Beh, ce lo racconta Steve Oakley in questo video.
Buona visione!
Cosa succede quando unisci una Kodak Model 3 ultra centenaria
una Canon dslr 60d
E un obiettivo digitale Tamron 17-50mm f/2.8
Beh, ce lo racconta Steve Oakley in questo video.
Buona visione!
Vi ricordate dell’obiettivo Carl Zeiss di cui avevamo parlato qui?
E’ lo Jena Pancolar 50mm f/1.8 zebra.
Qui sotto alcuni video che ne evidenziano ancor più approfonditamente le caratteristiche.
Andamento dei diaframmi e degli anelli:
Test su una Canon 7d:
L’Hoya HMC Wide-Auto 28mm f2.8 è una lente giapponese macro ai suoi tempi molto apprezza.
Queste le sue caratteristiche tecniche:
Monta diversi anelli adattatori, tra cui il versatile M42.
Gli effetti sono dei più svariati, qui sotto alcuni esempi:
L’adattatore L39 è molto simile all’M39.
E’ caratterizzato da un doppio innesto a vite ed è costruito per adattare le ottiche Leica ai corpi Sony.
Qua sotto, un video su come modificarlo per rendere le ottiche basculanti.
Buon divertimento! (;
Il teleobiettivo Tamron 70-350mm Adaptall2 f/4.5 è stato progettato per applicazioni specifiche come lo sport e la fotografia naturalistica. Per le sue dimensioni e peso è già dotato di un attacco per il treppiede.
2 kg di metallo e vetro perfettamente calibrati.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Lens Model | 05A
Focal Length | 70 — 350mm
Aperture Range | f/4.5 — 32, AE
Angle of View | 34°~7°
Optical Construction | 15 Elements for 13 groups
Min. Focus from Film Plane | 98.4″ (2.5m)
Filter Size | 82mm
Diameter | 3.5″ (90mm)
Length at | 10.8″ (274mm)
Weight | 76.5 oz. (2170g)
Adattato a corpi digitali da questi risultati:
M42, detto anche attacco a vite 42×1 o passo a vite 42 mm, è il nome di un sistema per l’innesto di obiettivi a fotocamere SLR a pellicola 35 mm.
Come suggerisce il nome, il diametro del bocchettone è largo 42 mm.
L’attacco M42 fu creato dalla Zeiss nel 1938 ma prima macchina a farne uso fu la Contax S, uscita nel 1949.
Grazie alla relativa semplicità progettuale ed all’assenza di accorgimenti di tipo proprietario, l’innesto a vite 42×1 fu adottato da molti altri produttori di fotocamere SLR, a partire dalla Pentax. A loro volta, le reflex Pentax lo fecero conoscere in Occidente, al punto che il sistema fu chiamato anche Pentax universale o attacco a vite Pentax.
Tra gli altri produttori che adottarono l’attacco M42, citiamo: Yashica, Ricoh, Fujica, Cosina, Chinon, Olympus, Mamiya e Zenit.
Il principale punto debole dell’attacco M42 era la sua natura stop down, il che portò progressivamente i produttori ad abbandonarlo a favore di innesti a baionetta con tutti i contatti necessari alle funzioni di lettura dell’esposizione con l’obiettivo a tutta apertura.
Gli obiettivi a vite M42 possono essere utilizzati, tramite anelli adattatori senza lenti, sulle moderne fotocamere reflex digitali. Con le macchine Canon EOS, Sigma SA, Sony Alpha, Pentax e Quattro Terzi l’obiettivo mantiene sia la luminosità originale, sia la possibilità di mettere a fuoco all’infinito.
Con una reflex digitale pieno formato non vi sono variazioni nell’inquadratura, mentre con un sensore più piccolo (come l’APS-C) si ha un effetto tele, come se la focale fosse stata moltiplicata per un fattore tra 1,4 ed 1,6 (addirittura raddoppiata sulle fotocamere dello standard Quattro Terzi).
Con i corpi Nikon e Fujifilm (che adottano lo stesso innesto) sono necessari adattatori con lenti correttive, altrimenti non è possibile mettere a fuoco all’infinito. L’adattatore causa però un aumento della focale ed una riduzione della luminosità, oltre ad uno scadimento più o meno sensibile nella resa ottica, specie se le lenti correttive non sono di buona qualità. Con un sensore di formato più piccolo del classico 24 x 36 mm, l’aumento della focale si somma al sopracitato “effetto tele” dovuto alle ridotte dimensioni del sensore.
In realtà anelli adattatori M42 senza lenti sono usciti anche per le fotocamere con attacco Nikon: si comportano come piccoli tubi di prolunga, riducendo la distanza minima di messa a fuoco ma sacrificando la messa a fuoco all’infinito.
Forse non è più così vero che quella fra Nikon e Canon sarà l’eterna lotta fra titani senza possibilità di pace.
Ce l’ha dimostrato Kawa col suo adattatore che permette di montare ottiche Nikon su corpi Canon Eos.
Qui sotto un video dimostrativo di come fare:
Chiunque sia del settore non può non conoscerlo.
E’ l’abruzzese Adriano Lolli, il più amato e discusso artigiano della fotografia.
Qui sotto un’intervista esclusiva realizzata nella sua tana-laboratorio.
Il Soligor CD 28-50mm f/3.8 è un macro caratterizzato da nitidezza e incisività enormi.
Spaziando da una lunghezza focale da grandangolo macro ai 50mm del ritratto è adatto a molti diversi tipi di fotografia, dal macro al paesaggio, al reportage street, al ritratto appunto.
Adattato con un anello M42 ai corpi digitali da effetti di questo livello:
L'essenziale è invisibile agli occhi.
Arte, bizzarrie, viaggi nel tempo.
Long Exposure Fine Art Photography
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Le mie cicatrici sono come il sorriso sui sofficini
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LIIAN PIENI JA RUMA
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